44. La persona che ha parlato in modo discriminatorio appartiene a quale generazione?

Questa domanda mirava a raccogliere le percezioni degli intervistati in merito al background generazionale delle persone che, nella loro esperienza, avevano manifestato un comportamento discriminatorio. Ogni partecipante ha indicato a quale generazione associava la persona che aveva messo in atto un comportamento discriminatorio.

I dati raccolti mostrano che tutte le generazioni, con diversi gradi di intensità, tendono ad attribuire il linguaggio discriminatorio soprattutto alle generazioni più anziane, in particolare ai Baby Boomers.
I Gen Z e i Millennials non vedono quasi mai comportamenti discriminatori tra i loro coetanei, mentre aumentano le segnalazioni nelle fasce di età più anziane.
Gli appartenenti ai Baby Boomers, pur riconoscendo in parte la loro responsabilità, in alcuni casi attribuiscono il problema anche alle generazioni più giovani, riportando una percezione meno netta e più distribuita.

In sintesi, le generazioni più giovani sono viste (dagli altri e da loro stessi) come meno inclini alla discriminazione, mentre le fasce d’età più anziane sono percepite – in generale – come maggiormente associate a un linguaggio e a un comportamento discriminatorio.

Risposte della Gen Z

  • La maggior parte dei Gen Z identifica le generazioni più anziane (soprattutto i Baby Boomers e, in parte, i Gen X) come quelle più propense a fare affermazioni discriminatorie.
  • La Gen Z raramente attribuisce questi comportamenti ai propri coetanei.
  • Queste risposte confermano la percezione di una maggiore apertura e sensibilità tra i più giovani, mentre considerano le generazioni precedenti più inclini alla discriminazione.

Le risposte dei Millennials

  • I Millennials tendono inoltre ad attribuire il comportamento discriminatorio principalmente alla Gen X e soprattutto ai Baby Boomers.
  • È raro che identifichino la propria generazione o la Gen Z come fonte di linguaggio discriminatorio.
  • Questo gruppo riflette una percezione simile a quella della Gen Z, con una chiara distinzione rispetto alle generazioni più anziane.

Risposte della generazione X

  • La Gen X mostra una distribuzione più equilibrata, ma indica ancora i Baby Boomers come la principale fonte di espressioni discriminatorie.
  • Una parte significativa cita anche la propria generazione (Gen X), indicando un certo grado di autocritica.
  • Le attribuzioni nei confronti dei Millennials e della Gen Z sono molto limitate.

Le risposte dei Baby Boomers

  • I Baby Boomers offrono una prospettiva più variegata: alcuni attribuiscono il comportamento discriminatorio alla propria generazione, ma c’è anche chi indica le generazioni più giovani (Gen X o addirittura Millennials).
  • Tuttavia, all’interno di questo gruppo, c’è ancora un certo livello di autoconsapevolezza riguardo alla presenza di espressioni discriminatorie nella propria coorte.

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