17. In base alla tua esperienza, valuta i seguenti fattori come potenziali fonti di conflitto tra generazioni sul posto di lavoro. 1= non è probabile che causino conflitti 5= è molto probabile che causino conflitti


Questa domanda chiedeva ai partecipanti di valutare, in base alla loro esperienza, l’importanza di vari fattori come potenziali fonti di conflitto tra generazioni sul posto di lavoro. La scala di valutazione andava da 1 (non è probabile che causino conflitti) a 5 (è molto probabile che causino conflitti). I fattori considerati erano:

  • Conflitto basato sull’identità
  • Conflitto basato sui valori
  • Conflitto basato sul comportamento
  • Cultura organizzativa
  • Altro (con spazio per specificare)

Tutte le generazioni concordano sul fatto che le differenze legate all’identità, ai valori e al comportamento sono le principali fonti di conflitto intergenerazionale. La cultura organizzativa, pur essendo importante, svolge un ruolo meno diretto nel causare i conflitti ma può influenzarne l’intensità. Le differenze di valutazione tra le generazioni possono riflettere esperienze e prospettive diverse in merito alla gestione dei conflitti sul posto di lavoro.

Gen Z (14-27 anni):
La Gen Z percepisce il conflitto identitario come il fattore più rilevante, seguito dai valori e dal comportamento. La cultura organizzativa e altri fattori sono considerati meno critici ma comunque significativi. Ciò riflette una sensibilità alle differenze personali e generazionali che possono causare tensioni.

Millennials (28-43 anni):
I Millennials valutano i conflitti basati sull’identità, sui valori e sul comportamento in modo simile, con punteggi leggermente più alti rispetto alla Gen Z, indicando una maggiore consapevolezza delle potenziali fonti di conflitto. La cultura organizzativa è considerata importante ma meno decisiva.

Gen X (44-59 anni):
La Gen X assegna punteggi elevati soprattutto ai conflitti basati sull’identità e sui valori, riconoscendo anche il comportamento come un’importante fonte di tensione. La cultura organizzativa è percepita come un fattore meno forte ma comunque presente.

Baby Boomers (60-78 anni):
I Baby Boomers tendono a valutare tutti i fattori in modo leggermente inferiore rispetto alle generazioni più giovani, anche se riconoscono l’identità, i valori e il comportamento come cause rilevanti di conflitto. La cultura organizzativa e altri fattori sono considerati meno influenti.
Commento generale

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