40. Quali e con quale livello di impatto i seguenti fattori amplificano la discriminazione e le asimmetrie relazionali tra le diverse generazioni nel tuo ambiente professionale? (1- nessun impatto; 5 – massimo impatto)

Questa domanda esamina quali fattori – e a quale livello di impatto (1 = nessun impatto; 5 = massimo impatto) – amplificano la discriminazione e le asimmetrie relazionali tra le diverse generazioni nell’ambiente professionale. I fattori includono la disabilità, il genere, l’etnia/nazionalità, lo status sociale, le caratteristiche corporee, l’affiliazione religiosa, l’affiliazione politica e l’orientamento sessuale.
I risultati rivelano differenze generazionali distinte nel modo in cui fattori specifici sono percepiti come amplificatori della discriminazione e delle asimmetrie relazionali sul posto di lavoro. Le generazioni più giovani (Gen Z e Millennials) mostrano una maggiore consapevolezza e sensibilità nei confronti delle questioni legate alla diversità etnica e di genere, mentre le generazioni più anziane tendono ad assegnare livelli di impatto più moderati o inferiori.

La generazione Z tende a percepire un impatto più forte della discriminazione, soprattutto in relazione al genere, all’etnia e alle caratteristiche corporee, evidenziando una maggiore sensibilità a questi temi nelle relazioni intergenerazionali.

I Millennials mostrano una percezione più variegata, sottolineando l’etnia/nazionalità come un fattore significativo, con valutazioni miste per gli altri.

La Generazione X presenta una visione equilibrata ma con una notevole attenzione alla disabilità, al genere e all’etnia, comprese molte valutazioni ad alto impatto.

I Baby Boomers in genere percepiscono livelli di impatto più bassi, valutando i fattori per lo più in modo basso o moderato, il che riflette una minore sensibilità o una percezione meno accentuata della discriminazione intergenerazionale.

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